lunedì 7 gennaio 2008

Porno Prof

Un amico sostiene che l'Italia è un paese mediocre, perso in fiumi d'inchiostro, polemiche, foto, servizi, video e quant'altro su ogni banalissima notizia. Ne è forse un chiaro esempio la polemica suscitata attorno alla cosiddetta porno-professoressa, sospesa dal Ministero della Pubblica Istruzione dall'incarico di insegnante di lettere presso una scuola di S. Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone. La porno-prof, al secolo Anna Ciriani, e in arte conosciuta col nome di Madameweb, non è mai arrivata tardi al lavoro, non ha mai ricevuto nessuna ammonizione da parte degli ispettori ministeriali, ma è rea di aver interpretato un video hard che spospola in questi giorni sul web, girato il mese scorso alla fiera erotica Venus di Berlino. Il video riprende la Ciriani nuda sull'autobus, in metropolitana, mentre cammina per strada, e poi in fiera dove si fa fotografare e accarezzare da un gruppo di occasionali fans.

Il popolo della rete, per dirla con Beppe Grillo, si è diviso in due fazioni come sempre accade in Italia; non per niente siamo il paese di Coppi o Bartali, Mazzola o Rivera: questa volta, quelli che appoggiano la docente, e quelli che la disapprovano.

Per avere un'idea della situazione, vi proponiamo il post di un collega di Anna Ciriani, il quale, dalle pagine del suo blog, biasima l'operato dell'insegnante e un servizio, a nostro giudizio poco obiettivo, mandato in onda dal Tg2 sul caso della porno-prof .




Per finire, pubblichiamo l'intervento, scritto in sua difesa, dalla Ciriani.
[...] in ambito lavorativo non ho mai dato confidenze ai colleghi. Io, a differenza di alcune mie colleghe rese famose dalla cronaca, non ho mai avuto atteggiamenti equivoci nè con i colleghi nè tantomeno con gli alunni e il mio comportamento a scuola è sempre stato estramamente professionale e integerrimo. Sempre puntuale, mai in abiti provocanti, mai truccata, mai tacchi (sono già alta di mio) sempre molto semplice e sempre distaccata da possibili avances o allusioni.Un’altra doverosa precisazione che devo fare è che la scelta di insegnare in una scuola serale e di avere a che fare con adulti è stata mia in quanto nessuno mi ha costretta. Questa decisione è maturata a seguito degli scandali “porno prof” per porre fine al problema sulla questione formativa e al dubbio di poter essere un esempio sbagliato per i miei studenti. Ritengo comunque errato pensare che la responsabilità della crescita e della formazione degli studenti sia solo degli insegnanti. Noi docenti dobbiamo prima di tutto garantire una buona preparazione culturale nonchè una crescita e maturazione dell’individuo. L’educazione e i valori devono essere trasmessi principalmente dai genitori o dai tutori dei ragazzi. In assenza dei genitori noi insegnanti possiamo e dobbiamo dar loro una preparazione didattica e insegnarli il rispetto per le regole; possiamo anche insegnare loro l’educazione ma non possiamo sostituirci a una madre o a un padre e diventare per loro un modello da seguire. Bisogna considerare che molto spesso i modelli a cui i giovani si ispirano non sono più rappresentati dalla famiglia o dagli insegnanti, come un tempo poteva accadere, ma dai personaggi che la televisione, la musica o il cinema gli propongono. Le loro scelte e i loro gusti sessuali matureranno e si formeranno con l’età, le esperienze, l’educazione familiare e religiosa, le loro idee, le loro amicizie e i loro amori. Tra loro ci saranno sempre e comunque futuri gay, lesbiche, bisessuali, uomini che andranno con le prostitute, donne di facili costumi, persone fedeli, persone che vogliono la castità, ecc. a prescindere da ciò che può fare un professore nel suo privato. Vedete, su molte cose io sono d’accordo con voi ma c’è una differenza importante tra noi: io non giudico nemmeno quando conosco i fatti. Voi non sapete nulla di me e vi permettete di esprimere pareri o giudizi. Qualcuno di voi insinua e lascia intendere che io sono un’attrice porno o peggio una prostituta. Io non ho seconde professioni e non guadagno, o lucro, con il mio corpo. Ci sono come sempre contraddizioni e ipocrisia in ciò che leggo. Comprendo benissimo una persona che non condivide le mie scelte o i miei gusti sessuali ma non accetto chi mi critica (senza conoscermi) e cerca i siti porno in cui scovare le mie foto o miei video. C’è una incorenza di fondo! Qual’è il fine? Vedere se è tutto vero quello che si dice? Si lo è! Questo vi da il diritto di parlare di me o di giudicarmi? [...] Io non pubblico le mie foto ovunque bensì in siti per adulti e vietati ai minori in cui consenzientemente s’incontrano e discutono persone che condividono i propri desideri e le proprie scelte sessuali. Un professore gay (giusto per restare in tema…) potrebbe essere un esempio sbagliato per mio figlio ma io non penserei mai a quello che fa fuori dalla scuola! Se è un bravo insegnante e dà un’adeguata preparazione didattica a mio figlio per me è sufficiente. Diverso sarebbe venire a conoscenza che l’insegnate in classe fa battute devianti o si comporta da sporcaccione. Quanti insegnanti sono gay? Quanti frequentano i club privè? Quanti vanno con le prostitute? Qual è il problema? Che di me si sa e degli altri no? Se di me non si sapesse nulla sarebbe meno deplorevole ciò che faccio? Ci sono preti che si tolgono la tunica e vanno con i trans! Basta che non si sappia vero? Per non parlare di tutti i preti pedofili che la cronaca ha portato alla luce (poi spenta dalla chiesa). Quanti tra di voi hanno desideri nascosti o hanno i propri scheletri nell’armadio. Voi che giudicate siete esseri umani perfetti! Già sono io che non posso vivere le mie pulsioni liberamente perchè sono una prof! Shhhhshh nessuno deve sapere che sono una “porno prof”! Basta che non si sappia e se poi non faccio bene il mio dovere di insegnante non importa…basta che la gente pensi che sono una donna ligia! Questo è il problema! Oggi non è importante ciò che si è realmente ma ciò che la gente pensa di noi e crede di noi! Concludo dicendo che non credo di aver fatto mai del male a nessuno, sto semplicemente vivendo la mia vita! E’ vero sono una professoressa, ma non è ciò che faccio nel privato che dovrebbe cambiare ciò che sono a scuola e viceversa. Il bello di tutta questa polemica è che le persone che mi hanno manifestato maggiore solidarietà, stima, amore e rispetto sono sempre stati i miei alunni. Devo comunque ammettere che all’interno della scuola dove lavoro, tutti (preside, colleghi, personale non docente) mi aiutano e mi vogliono bene nonostante i giornalisti e la mia indole ribelle creino delle situazioni particolari. Gesù disse: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra!” e io vi ricordo che ci sono molti modi di peccare e di essere dei pessimi insegnanti! Un cordiale saluto a tutti!

Anna Ciriani (Madameweb).
[...]

Sarò ottuso, ma se io avessi una figlia o un figlio in classe con lei, farei cambiare sezione ai miei figli... Scrive belle parole, che non influenze che non fa da modello, che i ragazzi non copiano..
Sarà,ma io sono preferisco essere scettico in merito...

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