domenica 24 febbraio 2008

Morale e Cibo secondo Trilussa



Statua di Trilussa a Trastevere (Roma)

La Morale secondo il grande Trilussa

Certi Sorcetti pieni de giudizio
s'erano messi a rosicà er formaggio,
fecero finta de tenè un comizzio.
Un sorcio, infatti, prese la parola
con un pezzo de cacio ne la gola.

Colleghi! - disse - questa è la più forte
battaja der pensiero che s'è vista:
io stesso lotterò pè la conquista
de l'ideale mio fino alla morte!
Voi pure lo farete, sò sicuro...
Ogni sorcetto j'arispose: Giuro !

Fanno le cose proprio ar naturale
disse er Miciotto - come se fosse vero.
L'appetito lo chiameno Pensiero,
er formaggio lo chiameno Ideale...
Ma io, però, che ciò l'istituzzione,
me li lavoro tutti in un boccone

Trilussa , La gente, 1927

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