sabato 22 marzo 2008

Uccide cane per ‘arte’, Guillermo Habacuc Vargas

Uccide cane per ‘arte’, Guillermo Habacuc Vargas






Nel anno 2007, Guillermo Vargas Habacuc, un finto artista, prese un cane di strada, lo lego' ad una corda corta ad un muro di una galleria d'arte e lo lascio' morire lentamente di fame e di sete: Durante questi molteplici giorni di agonia, l'autore di questa orribile crueltà e i visitatori erano spettatori impassibili della agonia di questo povero animale, fino a quando finalmente mori' per iniezione, sicuramente dopo aver passato per un doloroso, assurdo ed incomprensibile calvario.

Ti sembra forte ???Questo non è tutto: la prestigiosa Biennale Centroamericana di Arte decise, incomprensibilmente,ha deciso che la bestialità che aveva appena commesso questo individuo fosse arte, ed in altrettanto tanto incomprensibile modo Guillermo Vargas Habacuc è stato invitato a ripetere la sua crudele azione alla Biennale 2008. OSTACOLIAMOLO!!!
Firmate qui: http://www.petitiononline.com/13031953/petition.html,
Non bisogna pagare, né registrarsi, ne nulla di pericoloso,ma ne vale la pena! Per sottoscrivere una petizione per far si che questo uomo non sia consacrato né chiamato 'artista' per tale crudele atto, per una simile insensibilità !




In verità quest'opera 'artistica' è solo l'ennesimo esecrabile squallido tentativo per far parlare di sé per riempire una galleria d'arte. Josè Morales, vice presidente del 'Special Unit for Animal Protection and Rescue' ha commentato: "Il cane è stato legato senza cibo, non capisco come ciò possa essere considerato arte". Raymond Schnog, presidente della 'Humanitarian Association for Animal Protection', ha condannato l'atto definendolo pura crudeltà, "non comprendo come un animale possa essere stato lasciato morire di fame sul pavimento mentre una frase sulle pareti era stata composta usando cibo".


È molto facile, possiamo dedicare un po' del nostro tempo a cercare di evitare che un altro animale innocente soffra e viva la medesima crudeltà , per colpa di altri, sadici e ripugnantei "esseri umani"


E Puirtroppo non è L'unico...

Rodrigo Garcia:



Un astice vivo, messo nell’acqua bollente e osservato per venti minuti nella sua agonia, con un microfono che ne amplifica il sibilo acuto e ne documenta la morte. C’è anche il battito del cuore dell’animale, ricreato da un musicista e sparato a tutto volume. E’ lo spettacolo Accidens - Matar para comer (uccidere per mangiare) del regista argentino Rodrigo Garcia.

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